l flauto è uno strumento a fiato appartenente alla famiglia dei legni, la cui funzione ha prevalentemente carattere melodico. Affrontando lo studio del flauto si acquisisce una consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio imparando a controllare l’emissione del suono, l’intonazione nelle diverse situazioni timbriche e le dinamiche e nei cambi di registro. Inoltre si approfondisce l’aspetto riguardante le articolazioni, sia labiali che manuali, imparando a gestire anche la propria postura. Per le sue qualità sonore, dinamiche e timbriche si presta molto a diventare un mezzo di comunicazione delle impressioni e delle espressioni dell’allievo, in seguito ad uno sviluppo della tecnica di base dello strumento, indispensabile per poter raggiungere alcuni degli obiettivi di carattere musicale.
Nel triennio gli obiettivi specifici sviluppati saranno i seguenti:
- Avvio all’acquisizione e sviluppo progressivo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio con particolare riferimento alla respirazione “diaframmatica” e “diaframmatico/toracica”;
- Acquisizione progressiva della tecnica di emissione dei suoni nei tre registri e graduale sviluppo di una buona sonorità, della capacità di controllo del suono e di intonazione nelle diverse situazioni timbriche e dinamiche e nei cambi di registro;
- Conoscenza ed uso consapevole dei segni dinamici, agogici ed espressivi;
- Acquisizione del controllo della postura e della posizione della mano;
- Conoscenza delle posizioni diatoniche e cromatiche dello strumento nei tre registri;
- Acquisizione di una sicura tecnica “digitale” (precisione nella coordinazione dei movimenti e sviluppo del controllo delle diverse velocità);
- Conoscenza ed acquisizione delle “articolazioni” (uso del legato e staccato, qualità e velocità dello staccato, utilizzo dei diversi tipi di staccato – semplice, doppio, triplo - e delle combinazioni di staccato e legato);
- Approccio all’esecuzione di abbellimenti (acciaccature e appoggiature, mordenti, gruppetti e trilli);
- Esplorazione e capacità di utilizzo delle diverse possibilità timbriche dello strumento, anche in relazione ad alcune delle moderne tecniche compositive.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d’insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale che l’allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti:
- principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti;
- utilizzo dell’estensione di 2 ottave con passaggi diatonici e cromatici;
- staccato e legato;
- variazioni dinamiche e agogiche.
Il programma di teoria musicale è caratterizzato da elementi di semiografia e teoria musicale, educazione al senso ritmico, lettura ritmica, dettato ritmico, educazione dell’orecchio e della voce, lettura melodica e dettato melodico. La lezione è collettiva ed è divisa per classe di appartenenza e strumento musicale. La durata è variabile ed è in funzione delle esigenze didattiche della classe.